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Feste

Bosa, Nostra Signora di Regnos Altos
L'archivio fotografico raccoglie e documenta (in immagini fisse, prevalentemente su supporto in diapositiva e di relativamente recente realizzazione - indicativamente dagli anni '70 del Novecento) tantissime feste tradizionali, religiose e profane, del ciclo calendariale dell'anno e della vita; sono anche presenti le grandi sagre che si svolgono in Sardegna tra la fine della primavera e l'inizio dell'autunno.

Di tali documenti fotografici, si sta iniziando la catalogazione e, in parte, la digitalizzazione; pertanto si prospetta, in un futuro prossimo, la possibilità di mettere a disposizione degli utenti, accanto alla descrizione catalografica dell'immagine, un link all'oggetto digitale che rinvierà all'immagine; sarà, dunque, gradualmente accessibile on line buona parte dell'archivio. Attualmente, per oltre un migliaio di esemplari, si può conoscere solamente la descrizione catalografica nell'OPAC (selezionando solo la voce: "grafica" e digitando in "ricerca libera" il termine diapositiva risulteranno i titoli presenti in catalogo).

Consulta il catalogo dell'OPAC

Qui si propone una galleria di immagini su alcune feste allo scopo di presentare un piccolo saggio dei contenuti della fototeca.

Bono: Sant'Andrea
A Bono, paese del Goceano in provincia di Sassari, nell'ultimo giorno di novembre numerosi gruppi di bambini, con appesa al collo una zucca intagliata a guisa di teschio e internamente illuminata da una candela, vanno di casa in casa questuando in nome di sant'Andrea.

  • Questua di sant'Andrea - pannello promozionale disegnato dai bambini partecipanti - 30 novembre 2005
                    • Questua di sant'Andrea - pannello promozionale disegnato dai bambini partecipanti - 30 novembre 2005
                                      • Questua di sant'Andrea - il simbolo della questua, la zucca intagliata a guisa di teschio e internamente illuminata da una candela - 30 novembre 2005
                                                        • Questua di sant'Andrea - due bambini partecipanti alla questua con  la zucca intagliata a guisa di teschio - 30 novembre 2005
                                                                          • Questua di sant'Andrea - bambini partecipanti alla questua con  la zucca intagliata a guisa di teschio appesa al collo - 30 novembre 2005
                                                                                            • Questua di sant'Andrea - bambini partecipanti alla questua con  la zucca intagliata a guisa di teschio appesa al collo - 30 novembre 2005
                                                                                                              • Questua di sant'Andrea - gruppo di bambini partecipanti alla questua con  la zucca intagliata a guisa di teschio appesa al collo - 30 novembre 2005


    Bosa: Nostra Signora di Regnos Altos
    Narra la leggenda che nella chiesetta privata del castello dei Malaspina, sul colle di Serravalle, verso il 1600 fu trovata una statua e una scritta in latino che accennava ai "regni alti". A conclusione della novena che si tiene nell'altura di Serravalle, si svolge, nel pomeriggio della vigilia della seconda domenica, la processione nella quale viene trasportato il simulacro di Nostra Signora di Regnos Altos, patrona di Bosa, dalla chiesa del castello dei Malaspina alla cattedrale, percorrendo il quartiere medioevale de "Sa Costa", le cui strade vengono disseminate di "Altarittos", piccoli altari floreali arredati con drappi e bandiere in onore della santa. All'imbrunire del giorno successivo, a conclusione della messa in cattedrale, la processione ripercorre l'itinerario in senso inverso, riportando il simulacro della santa nella chiesetta in cima al colle. Per la notte, lungo tutto il quartiere, vengono imbandite delle tavole che saranno occupate oltre che dai bosani da molti cagliaritani.

      • Bosa (Or) - Sponda destra del fiume Temo - settembre 2004
                        • Bosa (Or) – Quartiere medioevale Sa Costa: un Altarittu, piccolo altare floreale arredato con drappi in onore della Santa - vigilia e seconda domenica di settembre 2004
                                          • Bosa (Or) – Quartiere medioevale Sa Costa: un Altarittu, piccolo altare floreale arredato con drappi in onore della Santa - vigilia e seconda domenica di settembre 2004
                                                            • Bosa (Or) – Quartiere medioevale Sa Costa: un Altarittu, piccolo altare floreale arredato con drappi in onore della Santa - vigilia e seconda domenica di settembre 2004
                                                                              • Bosa (Or) – Scorcio del quartiere medioevale Sa Costa con un Altarittu - vigilia e seconda domenica di settembre 2004
                                                                                                • Bosa (Or) – La confraternita in processione dalla chiesa del castello dei Malaspina alla cattedrale - vigilia e seconda domenica di settembre 2004
                                                                                                                  • Bosa (Or) – Scorcio del quartiere medioevale Sa Costa con un Altarittu e diversi fedeli in preghiera - vigilia e seconda domenica di settembre 2004


      Dorgali: Su Babbu Mannu
      Ai primi di giugno, nei pressi della chiesa di "Su Babbu Mannu" (lo Spirito santo), a pochi chilometri da Dorgali, si tiene un gran pranzo a conclusione dei festeggiamenti in onore dello "Spirito santo". Anche se alcuni dei partecipanti, circa 1500, contribuiscono con delle offerte in denaro, la gran parte della spesa ricade sui priori, i quali vengono di anno in anno designati nell'ambito di famiglie in grado di sostenere un rilevante impegno economico.

          • Dorgali (Nu) – La prioressa della festa con lo stendardo dello Spirito santo - sabato precedente la Pentecoste,  giugno 1987
                            • Dorgali (Nu) – Facciata e spazio antistante la chiesa di Su Babbu Mannu (lo Spirito santo), a pochi chilometri da Dorgali - sabato precedente la Pentecoste, giugno 1987
                                              • Dorgali (Nu) – Nei pressi della chiesa i preparativi dell’invito ai partecipanti alla festa - sabato precedente la Pentecoste,  giugno 1987
                                                                • Dorgali (Nu) – Nei pressi della chiesa l’arrosto delle carni - sabato precedente la Pentecoste,  giugno 1987
                                                                                  • Dorgali (Nu) – Nei pressi della chiesa la preparazione della cottura delle carni - sabato precedente la Pentecoste,  giugno 1987
                                                                                                    • Dorgali (Nu) – Il pranzo con i priori organizzatori dei festeggiamenti - sabato precedente la Pentecoste,  giugno 1987
                                                                                                                      • Dorgali (Nu) – Il pranzo con i priori organizzatori dei festeggiamenti - sabato precedente la Pentecoste,  giugno 1987


        Iglesias: rito del Venerdì santo
        La sera del Venerdì santo si svolge la processione detta del Descenso (Discendimento), dopo la deposizione del Cristo dalla croce e l'adagio del simulacro in sa lettera (la lettiga). I componenti l'arciconfraternita del Calvario oltre a portare in spalla sa lettera, portano anche due antichi stendardi (vexillas) in tessuto nero, con la raffigurazione dei personaggi e degli strumenti della passione.

              • Iglesias (CI) – Un componente l'arciconfraternita del Calvario si prepara alla processione detta del Descenso (Discendimento) - 2007
                                • Iglesias (CI) – Un ragazzo, partecipante alla processione detta del Descenso (Discendimento), porta in spalla una matracula - 2007
                                                  • Iglesias (CI) – L'arciconfraternita del Calvario alla processione detta del Descenso (Discendimento) - 2007
                                                                    • Iglesias (CI) – L'arciconfraternita del Calvario alla processione del Descenso porta in spalla il simulacro del Cristo in sa lettera (la lettiga) - 2007
                                                                                      • Iglesias (CI) – La processione del Descenso lungo una via della città - 2007
                                                                                                        • Iglesias (CI) – Un componente l'arciconfraternita del Calvario durante la processione lungo una via della città - 2007
                                                                                                                          • Iglesias (CI) – Un momento della processione lungo una via della città - 2007


          Lei: San Marco
          Il santo è venerato in diversi paesi della Sardegna. Di particolare suggestione sono i riti paraliturgici che in onore del santo si tengono a Lei (paese del Marghine nella Sardegna centrale). All'inizio della novena il simulacro è portato in processione dalla parrocchia del paese, attraverso la campagna fiorita di asfodeli, alla chiesetta campestre del santo. Durante il tragitto i fedeli, molti dei quali con i "pani di San Marco", vengono preceduti e scortati da cavalieri armati che sparano a salve. Arrivati si celebra la novena. Quindi iniziano i balli fino a tarda notte. Molti novenanti trascorrono la notte nella chiesetta, alternando il sonno alla preghiera. Terminata la novena, sempre in processione, si fa rientro in paese, dove il 25 aprile si tiene la festa del santo con la celebrazione della liturgia cattolica.

                  • Lei (Nu) – Partecipanti alla processione in onore del santo - 25 aprile 1991
                                    • Lei (Nu) – Donne portano i pani di San Marco - 25 aprile 1991
                                                      • Lei (Nu) – Cestino con i pani di San Marco - 25 aprile 1991
                                                                        • Lei (Nu) – Particolare sui pani di San Marco - 25 aprile 1991
                                                                                          • Lei (Nu) – La processione in onore del santo all’uscita dalla parrocchia del paese verso la chiesetta campestre del santo - 25 aprile 1991
                                                                                                            • Lei (Nu) – La processione in onore del santo attraversa la campagna verso la chiesetta del santo - 25 aprile 1991
                                                                                                                              • Lei (Nu) – La processione con il simulacro del santo attraversa la campagna fiorita di asfodeli verso la chiesetta del santo - 25 aprile 1991


            Nuoro: festa del Redentore
            Le foto si riferiscono ai momenti salienti della festività religiosa che si svolge il 29 agosto sul Monte Ortobene, nella cui sommità di Cuccuru Nieddu si erge l'imponente statua di bronzo del Redentore.

                      • Nuoro - Preparativi del carro che trasporterà, in pellegrinaggio verso il Monte Ortobene, la statua del Redentore il 29 agosto 2007
                                        • Nuoro - Il 29 agosto, lungo la strada per il Monte Ortobene il carro a buoi trasporta la statua del Redentore 2007
                                                          • Nuoro - Particolare sulla statua del Redentore trasportata al Monte Ortobene - 29 agosto 2007
                                                                            • Nuoro - La folla dei fedeli in una tappa del pellegrinaggio verso il Monte Ortobene - 29 agosto 2007
                                                                                              • Nuoro - La folla dei fedeli in una tappa del pellegrinaggio verso il Monte Ortobene - 29 agosto 2007
                                                                                                                • Nuoro - Il 29 agosto, lungo la strada per il Monte Ortobene il carro a buoi trasporta la statua del Redentore - 2007
                                                                                                                                  • Nuoro - La folla dei fedeli in pellegrinaggio verso il Monte Ortobene - 29 agosto 2007


              Orgosolo: sa candelarìa
              Le immagini si riferiscono alla questua che il 31 dicembre di ogni anno si tiene a Orgosolo: al mattino gruppi di bambini ricevono un pane che viene confezionato per l'occasione insieme a dolci, frutta e giocattoli.

                          • Orgosolo (Nu) - Bambini con i sacchi per la questua di fine anno detta sa candelarìa - 31 dicembre 2005
                                            • Orgosolo (Nu) - Bambini con i sacchi per la questua di fine anno detta sa candelarìa - 31 dicembre 2005
                                                              • Orgosolo (Nu) - Bambini per strada con i sacchi per la questua di fine anno detta sa candelarìa - 31 dicembre 2005
                                                                                • Orgosolo (Nu) - Due bambini ricevono da un'anziana donna il pane che viene confezionato per l'occasione e della frutta - 31 dicembre 2005
                                                                                                  • Orgosolo (Nu) - Particolare su un contenitore con la raccolta della questua: un pane confezionato per l'occasione con dolci, frutta e giocattoli - 31 dicembre 2005
                                                                                                                    • Orgosolo (Nu) - Bambini per strada con i sacchi per la questua di fine anno detta sa candelarìa - 31 dicembre 2005
                                                                                                                                      • Orgosolo (Nu) – Primo piano di una bambina con il sacco per la questua - 31 dicembre 2005


                Orosei: Sant'Antonio Abate
                La ricorrenza è festeggiata in quasi tutti i paesi della Sardegna, con l'accensione dei fuochi e in molti paesi con sa ditta (asta pubblica a beneficio del santo) nella vigilia del 16. A Orosei, nell'ampio sagrato con torri e costruzioni pisane, a partire dal giorno dell'Epifania, attorno ad un lungo palo detto pirone, si accatastano frasche di rosmarino e corbezzolo fino al momento dell'accensione nel pomeriggio del 16 gennaio.

                              • Orosei (Nu) – In campagna si raccolgono frasche di rosmarino e corbezzolo per l'accensione del fuoco nel pomeriggio del 16 gennaio – 1994
                                                • Orosei (Nu) – In campagna si raccolgono frasche di rosmarino e corbezzolo per l'accensione del fuoco nel pomeriggio del 16 gennaio – 1994
                                                                  • Orosei (Nu) – Un momento della ricerca e raccolta delle frasche di rosmarino e corbezzolo per l'accensione del fuoco nel pomeriggio del 16 gennaio – 1994
                                                                                    • Orosei (Nu) – In campagna si raccolgono frasche di rosmarino e corbezzolo per l'accensione del fuoco nel pomeriggio del 16 gennaio – 1994
                                                                                                      • Orosei (Nu) – Un momento di pausa ristoro della raccolta di frasche in campagna per l'accensione del fuoco nel pomeriggio del 16 gennaio – 1994
                                                                                                                        • Orosei (Nu) – L'arrivo del camion carico di frasche nell’ampio sagrato della torre e altre costruzioni pisane – 16 gennaio  1994
                                                                                                                                          • Orosei (Nu) – L'arrivo del camion carico di frasche nell'ampio sagrato della torre pisana – 16 gennaio  1994


                  Orosei: Santa Maria 'e Mare
                  Fra le cerimonie in onore della Madonna de Pisis o Maria ad Ripam - secondo la denominazione originariamente pisana, che diventerà con la dominazione spagnola Madonna di Monserrato ma che per gli Oroseini resterà sempre e comunque santa Maria 'e Mare - di particolare suggestione è la sfilata di barche che trasporta il simulacro lungo il Cedrino fino alla chiesetta dedicata alla santa (ultima domenica di maggio). L'edificio sacro costruito originariamente dai Pisani, caduto in rovina, fu riedificato nel 1976.

                                  • Orosei (Nu) – Le barche infiorate nella piazza principale pronte per la sfilata l'ultima domenica di maggio - 2007
                                                    • Orosei (Nu) – Una donna coglie le rose per gli addobbi della festa – maggio 2007
                                                                      • Orosei (Nu) – Il trasferimento verso il fiume Cedrino delle barche addobbate per la sfilata dell'ultima domenica di maggio, 2007
                                                                                        • Orosei (Nu) – La processione, partendo dalla parrocchiale di S. Giacomo, trasporta il simulacro della Madonna di Monserrato (Santa Maria 'e Mare) - ultima domenica di maggio, 2007
                                                                                                          • Orosei (Nu) – Una confraternita partecipante alla processione - ultima domenica di maggio, 2007
                                                                                                                            • Orosei (Nu) – La processione sul percorso ricoperto di petali di fiori - ultima domenica di maggio, 2007
                                                                                                                                              • Orosei (Nu) – Il simulacro della Madonna di Monserrato (Santa Maria 'e Mare) trasportato in processione da uomini in abito tradizionale - ultima domenica di maggio, 2007


                    Orosei: s'incontru
                    Le immagini descrivono la processione de "s'incontru", la domenica di Pasqua, a Orosei nella Sardegna centro-orientale.

                                      • Orosei (Nu) - La statua del Cristo risorto, riccamente addobbata di fiori, domenica di Pasqua - 2005
                                                        • Orosei (Nu) - Una donna in abito tradizionale festivo all’interno della chiesa con la statua del Cristo risorto, riccamente addobbata di fiori, domenica di Pasqua - 2005
                                                                          • Orosei (Nu) - Il simulacro della Madonna, riccamente addobbato di fiori, all'interno della chiesa, domenica di Pasqua - 2005
                                                                                            • Orosei (Nu) - Gruppo di donne in prossimità del simulacro della Madonna, all'interno della chiesa, domenica di Pasqua - 2005
                                                                                                              • Orosei (Nu) - Alcuni confratelli spargono di fiori e piante il percorso della processione, domenica di Pasqua - 2005
                                                                                                                                • Orosei (Nu) - La confraternita apre la processione con il simulacro della Madonna al seguito, domenica di Pasqua - 2005
                                                                                                                                                  • Orosei (Nu) - La confraternita in  processione con il simulacro della Madonna, domenica di Pasqua - 2005