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"Sancta Femina" di Angelo Maggi
L'ISRE – Istituto Superiore Regionale Etnografico – presenta
Sancta Femina” – Un’installazione di Angelo Maggi

Giovedì 14 luglio 2022 alle ore 20.30 negli spazi all’aperto del Museo del Costume in Via Mereu, 56, a Nuoro, l’Isre – Istituto Superiore Regionale Etnografico – porta in scena “Sancta Femina” di Angelo Maggi, un’installazione artistica introdotta dalla voce narrante di Rita Casiddu che vuole scuotere le coscienze sul tema della violenza sulle donne, argomento troppo importante per essere ricordato solo nelle date istituzionali.

Angelo Maggi vive e lavora a Sassari. Un artista la cui attività spazia attraverso diversi campi: pittura, scultura, scenografia, decorazione, pubblicità. Allievo di alcuni dei più importanti maestri sassaresi, quali Stanis Dessy, Aldo Contini, Gavino Tilocca, forgia opere così riconoscibili e personali che vengono richieste per diverse occasioni tra cui allestimenti teatrali, eventi e presentazioni.

Il progetto nasce dall’idea di creare un’installazione artistica all’interno di una chiesa sconsacrata.” spiega Angelo Maggi “Di qui l’esigenza di far dialogare le “mie donne“ con uno spazio che in passato veniva utilizzato per il culto. “Sancta Femina” vuole raccontare proprio questo. Così come le statue delle sante nelle proprie cappelle, le mie “madonne” vanno a costituire un percorso verso l’altare maggiore che è rappresentato dalla mia opera più significativa: un corpo nudo, una sorta di deposizione che dall’altare si snoda verso la navata”.
Nell’evento previsto il 14 giugno, l’opera verrà proposta in dialogo con gli spazi esterni del Museo del Costume.

L’opera è inedita?
L’installazione è stata esposta per qualche minuto in uno spazio pubblico a Nuoro, in occasione della giornata contro la violenza sulla donna e sul genere. L’evento è stato tuttavia interrotto da un violento temporale; da qui l’idea di rinviare l’evento è trovare una collocazione più in linea con il significato dell’opera che rimanda a simboli e linguaggi tipici della tradizione sarda".

Cosa raccontano le “sue” donne?
Le mie donne con questa aura sacra testimoniano la sofferenza del corpo calpestato, violentato e talvolta deriso dalla società. Un corpo con attributi maschili e femminili che guarda a quelle persone che ancora oggi combattono per una loro identità morale e sessuale.
L’opera è costituita da un pannello (2x1,5 metri) che si sviluppa in verticale e che rappresenta il volto di una donna; mentre il corpo si dipana in una tela di 15 metri resa calpestabile dai presenti ad evidenziare l’offesa e la violenza subita.

L’installazione di Angelo Maggi sarà visitabile fino a data da definirsi, presso il Museo del Costume di Nuoro negli orari di apertura del Museo.