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Catalogazione del patrimonio demoetnoantropologico della Sardegna

1998
L'Assessorato Regionale alla Pubblica Istruzione Beni Culturali Informazione Spettacolo e Sport, avvalendosi delle specifiche funzioni tecnico-scientifiche riconosciute all'Istituto Superiore Regionale Etnografico, ha affidato all'ente la direzione e il coordinamento tecnico-scientifico del censimento e della catalogazione del patrimonio demoetnoantropologico della Sardegna, sulla base dell'art. 4 della Legge Regionale n'26 del 1997 relativa alla tutela e valorizzazione della lingua e cultura sarda. Il progetto si inquadra nell'ambito di un piu' ampio piano di censimento e catalogazione territoriale del patrimonio culturale dell'isola, comprendente i beni archeologici, architettonici, storico -artistici e dell'archeologia industriale, con l'obiettivo della costruzione di una banca dati on line che permetta la conoscenza dettagliata e la visione generale dei beni culturali attraverso la centralizzazione della progettazione, della raccolta e organizzazione dei dati.

L'ISRE, per la realizzazione dell' articolato e complesso progetto, come previsto dalla convenzione stipulata con l'Assessorato regionale, ha coinvolto le universita' sarde ed altri soggetti; in particolare, l'Universita' degli Studi di Cagliari ( Dipartimento di Filosofia e Teoria delle Scienze Umane e Dipartimento di Filologia e Letterature Moderne) e l'Universita' degli Studi di Sassari (Dipartimento di Economia , Istituzioni e Societa' e il Dipartimento di Studi Filosofici, Etnoantropologici, Artistici e Filologici); ha inoltre chiesto la collaborazione esterna di due studiosi sardi delle discipline DEA. Al termine delle preliminari procedure amministrative e' stato costituito un Gruppo di lavoro cosi' composto :
per il Dipartimento di Filologia e Letterature Moderne dell'Universita' degli Studi di Cagliari, prof.ssa Anna Lecca;
per il Dipartimento di Filosofia e Teoria delle Scienze Umane dell'Universita' degli Studi di Cagliari, prof. Giulio Angioni, prof. Benedetto Caltagirone, prof.ssa Gabriella Da Re, prof.ssa Giannetta Murru Corriga;
per il Dipartimento di Studi Filosofici, Etnoantropologici, Artistici e Filologici dell'Universita' degli Studi di Sassari, prof. Mario Atzori, prof.ssa Gerolama Carta Mantiglia, prof.ssa Maria Margherita Satta;
per il Dipartimento di Economia , Istituzioni e Societa' dell'Universita' degli Studi di Sassari, prof. Franco Lai, prof.ssa Gabriella Mondardini Morelli;
come collaboratori esterni, prof. Pietro Sassu , prof.ssa Enrica Delitala;
per l'Istituto Superiore Regionale Etnografico, dr. Paolo Piquereddu, dr. Antonio Deias, d.ssa Rosanna Cicalo', sig.ra Francarosa Contu.
Gli aspetti organizzativi del progetto sono seguiti dalla d.ssa Luisanna Marras e dalla d.ssa Anna Maria Musu dell'Assessorato Regionale alla Pubblica Istruzione Beni Culturali Informazione Spettacolo e Sport, mentre gli aspetti operativi legati alla gestione del personale, del software e dei dati informatici, nella prima fase sono stati curati dall'Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali della Regione Emilia Romagna, attualmente sono di competenza del Centro Regionale del Catalogo, costituito recentemente.
Al Gruppo di lavoro sono state attribuite le seguenti competenze : predisposizione del progetto generale e dei progetti stralcio relativi alle diverse fasi di catalogazione; formazione e aggiornamento del personale assunto per la realizzazione del progetto; verifiche sistematiche del lavoro; valutazione della rilevanza tecnico scientifica dei beni catalogati.

Ai fini operativi e' stato prodotto un manuale, stilato secondo le direttive del Gruppo di lavoro, da utilizzare come strumento che fornisca ai catalogatori (reclutati attraverso una selezione tra laureati nelle discipline DEA) precise modalita' di intervento nella catalogazione sul territorio. Il manuale include oltre al progetto generale e di primo stralcio, anche il modello e la struttura delle schede, le norme di compilazione, i gruppi tematici, l'elenco dei luoghi e delle sedi di ricognizione.
Nella fase del progetto di primo stralcio, si e' posto l'obiettivo di ricavare un quadro territoriale possibilmente esaustivo e dettagliato relativo alle fonti inedite e alla segnalazione della presenza di raccolte di oggetti. In tale fase, che sta per essere conclusa, e' stata prodotta una cospicua quantita' di schede che confermano oltre le aspettative la presenza di fonti inedite di interesse demoetnoantropologico (il riferimento e' in questo caso a quelle fonti eterogenee derivate da iniziative di privati, studiosi locali, scuole di ogni ordine e grado, che rivelano un interesse, seppure non a livelli scientifici, abbastanza diffuso verso tale campo di studi). Per oggettive difficolta' proprie di una ricerca e schedatura geograficamente estese e condotte presso un gran numero di enti, istituzioni e privati, non e' stato possibile coprire tutto il territorio dell'isola. E' stato comunque possibile reperire una notevole quantita' di fonti e di dati che grazie a tale operazione non rimarranno sconosciuti o appannaggio di pochi; in particolare e' emersa l'attivita' delle Universita', soprattutto quella di Cagliari presso la quale l'accesso facilitato ha permesso l'individuazione non solo delle tesi di laurea ma anche di fonti inedite. Attualmente, sulle oltre 3500 schede prodotte su data base informatico, si sta effettuando l'intervento di revisione richiesto e maturato sulla base delle risultanze emerse dalla verifica svolta dal Gruppo di lavoro.

Come prospettiva di sviluppo e' stato previsto l'intervento di censimento dei beni materiali e immateriali relativi ad alcuni dei raggruppamenti individuati. Un'ipotesi preliminare, ancora da vagliare da parte del gruppo di coordinamento scientifico in attesa dei definitivi riscontri della prima fase, ha individuato come prioritari i seguenti temi: musica, alimentazione e antropizzazione del territorio.