Fondi storici
Roma - Esposizione etnografica. Padiglione Sardo - non viaggiata (1911)
I Fondi provengono per lo più da donazioni e in parte da acquisti; si tratta soprattutto di documenti manoscritti, ma è presente anche una sezione iconografica che raccoglie le cartoline illustrate d'epoca e le incisioni e le stampe. Le schede che seguono descrivono i Fondi fornendo di essi, nei casi in cui sia stato possibile reperire negli archivi dell’ente la documentazione amministrativa, anche informazioni sulla provenienza e sulle modalità di costituzione.
In generale i documenti originali dei Fondi storici, a partire dagli anni Novanta del secolo scorso, in parte, sono stati riprodotti in fotocopia o fotografati e poi tutti conservati secondo i più aggiornati criteri di archiviazione e conservazione a lungo termine: ogni foglio manoscritto è intervallato da un foglio di carta priva di sostanze acide e di sbiancanti ottici e trattata con fungicidi per prevenire la formazione e lo sviluppo di microrganismi, raccolti in buste e quindi in contenitori/scatola costruiti su misura rispettivamente in cartoncino al ph neutro e cartone rigido alla cellulosa, incollati esternamente con colla neutra. Le immagini su cartolina, invece, per consentire la visione senza entrare in contatto diretto col documento, sono conservate in buste in poliestere trasparente chimicamente stabile con bordi saldati ad ultrasuoni. I documenti sono fisicamente collocati in ambiente climatizzato a temperatura e umidità costanti e controllate.
Data la delicatezza e la rarità di tali documenti, la consultazione è ancora riservata agli studiosi, filologi e specialisti e solo su specifica richiesta documentata e motivata. Va però segnalato che un recente progetto, già avviato all'interno dell'ISRE, prevede che tutti i Fondi storici vengano trasferiti su supporto digitale, immessi in rete e resi accessibili ai più, con la possibilità, dunque, di visionare e studiare queste fonti non secondarie. Già fin d’ora, nel sito si può leggere un consistente saggio esemplificativo di quanto è conservato nell'archivio.
In generale i documenti originali dei Fondi storici, a partire dagli anni Novanta del secolo scorso, in parte, sono stati riprodotti in fotocopia o fotografati e poi tutti conservati secondo i più aggiornati criteri di archiviazione e conservazione a lungo termine: ogni foglio manoscritto è intervallato da un foglio di carta priva di sostanze acide e di sbiancanti ottici e trattata con fungicidi per prevenire la formazione e lo sviluppo di microrganismi, raccolti in buste e quindi in contenitori/scatola costruiti su misura rispettivamente in cartoncino al ph neutro e cartone rigido alla cellulosa, incollati esternamente con colla neutra. Le immagini su cartolina, invece, per consentire la visione senza entrare in contatto diretto col documento, sono conservate in buste in poliestere trasparente chimicamente stabile con bordi saldati ad ultrasuoni. I documenti sono fisicamente collocati in ambiente climatizzato a temperatura e umidità costanti e controllate.
Data la delicatezza e la rarità di tali documenti, la consultazione è ancora riservata agli studiosi, filologi e specialisti e solo su specifica richiesta documentata e motivata. Va però segnalato che un recente progetto, già avviato all'interno dell'ISRE, prevede che tutti i Fondi storici vengano trasferiti su supporto digitale, immessi in rete e resi accessibili ai più, con la possibilità, dunque, di visionare e studiare queste fonti non secondarie. Già fin d’ora, nel sito si può leggere un consistente saggio esemplificativo di quanto è conservato nell'archivio.
