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Costumbres

Costumbres
Pittori Spagnoli in Sardegna nel primo Novecento (Eduardo Chicharro Aguera e Antonio Ortiz Echague), Cagliari, Galleria Comunale d'Arte dal 12/07/1995 al 06/08/1995. Mostra promossa dall'Istituto Superiore Regionale Etnografico, in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura del Comune di Cagliari e con il Comune di Atzara e con il concorso dell'Istituto CNR sui Rapporti Italo -Iberici. Nuoro, Studiostampa 1995.

Comitato scientifico - organizzatore: Francesco Cesare Casula (Presidente), Roberto Coroneo, Antonio Corriga, Maria Luisa Frongia, Anna Maria Montaldo, Paolo Piquereddu. Allestimento a cura di: Paolo Piquereddu, Anna Maria Montaldo, Francarosa Contu. Consulenza per l'ordinamento scientifico delle opere: Maria Luisa Frongia.
Costumbres presenta le opere di soggetto sardo dei pittori spagnoli Eduardo Chicharro Aguera e Antonio Ortiz Echague, tra i massimi rappresentanti della corrente pittorica del "costumbrismo", attiva in Spagna dalla metà dell'Ottocento ai primi decenni del Novecento, che si caratterizzò per un interesse particolare alla raffigurazione di costumi e tradizioni popolari iberiche.
I due artisti approdarono in Sardegna a seguito dell'ottenimento di una borsa di studio dell'Accademia spagnola di Belle Arti di Roma. Chicharro visitò l'isola nel 1901, per un breve periodo, mentre Ortiz vi giunse cinque anni dopo, dietro suggerimento di Chicharro e vi si trattenne dagli ultimi mesi del 1906 a tutto il 1908, soggiornando a Ittiri, Bono, Mamoiada, Dorgali, Atzara, e stringendo rapporti con Antonio Ballero e con Francesco Ciusa.
La critica è ancora divisa circa l'influenza dei due artisti spagnoli sull'ambiente pittorico sardo. E in effetti se il limitato periodo di permanenza di Chicharro difficilmente può aver prodotto influssi significativi, per contro, la lunga permanenza di Ortiz e il suo costante rapporto con artisti dell'isola non può non aver influito sugli interessi etnografici che andavano maturando giovani pittori come Giuseppe Biasi, Carmelo Floris e Filippo Figari.
Attraverso l'esposizione in Sardegna delle opere di Chicharro e Ortiz gli enti promotori hanno voluto far luce su un altro tassello della storia dell'arte sarda del Novecento grazie anche all'esaustivo studio condotto da Maria Luisa Frongia. Nello stesso tempo la mostra rappresenta un esempio felice e, di fatto, non troppo frequente, di cooperazione tra enti con finalità istituzionali e collocazione territoriale diverse.
Nove opere, alcune di grande formato, provengono dalla Spagna, messe a disposizione dal Museo di San Telmo (San Sebastiàn) e da privati, riunite per la prima volta con altre nove opere conservate in Sardegna presso privati, vengono esposte in primo luogo a Cagliari, nella Galleria Comunale d'Arte.
Quale omaggio al paese più rappresentato nelle opere dei due artisti, la mostra viene, quindi, trasferita ad Atzara, dove costituisce appropriata occasione per inaugurare la Pinacoteca d'Arte Contemporanea voluta dall'Amministrazione comunale.
A settembre, infine, l'ultima tappa, a Nuoro, nella rinnovata sala per le esposizioni temporanee del Museo regionale della vita e delle tradizioni popolari sarde.
Accanto ai dipinti di Chicharro e Ortiz viene esposta una piccola ma significativa selezione di opere di alcuni artisti sardi (Giuseppe Biasi, Carmelo Floris, Filippo Figari) nelle quali è possibile riconoscere i segni di una relazione con quelle degli spagnoli.
Sono, infine, in mostra alcuni abiti tradizionali femminili, appartenenti alle collezioni del museo etnografico nuorese e a privati, scelti in base alla loro pertinenza alle opere.
Ciò non tanto per una riproposizione banalmente esemplificativa dei capi d'abbigliamento tradizionale raffigurati nei dipinti quanto per un generale arricchimento della capacità di comunicazione della mostra sotto il profilo dell'informazione etnografica e della valenza estetica: quasi una citazione del Museo etnografico di Nuoro dove gli abiti tradizionali dell'isola costituiscono ancora parte fondamentale del repertorio espositivo.
Elenco delle opere in mostra:
Eduardo Chicharro, Studio per il ritratto di Bartolomeo Demurtas (1901), carboncino su carta, cm 56,5 x 44,5 (0ristano, coll. privata).
Eduardo Chicharro, Ritratto di Bartolomeo Demurtas, 1901, olio su tela, cm 51,9 x 40,4 (Nuoro, coll. privata).
Eduardo Chicharro, Studio di buoi, 1908, olio su tela, cm 46 x 39 (Cagliari, coll. privata).
Eduardo Chicharro, Figure in controluce (1901), olio su tela, cm 50 x 60 (Cagliari, coll. privata).
Eduardo Chicharro, Ritratto di donna sarda (1901), olio su tela, cm 60 x 45 (Sassari, coll. privata).
Antonio Ortiz, La messa di Narvaja = Lo misa de Norvaja, 1900, olio su tela, cm 115 x 234 (Madrid, coll. privata).
Antonio Ortiz, Filatrice = Hilandera, 1908, olio su tela, cm 140 x 99 (Madrid, coll. privata).
Antonio Ortiz, Donna che vaglia il grano = Mujer que criba el grano (1907), olio su tela, cm 100 x 79 (Madrid, coll. privata).
Antonio Ortiz, Ragazza con brocca = La nina del càntaro (1907), olio su tela, cm 76 x 94 (Madrid, coll. privata).
Antonio Ortiz, Pranzo a Mamoiada = Comida en Mamoiada (1901), olio su tela, cm 180 x 210 (Madrid, coll. privata).
Antonio Ortiz, Donne di Sardegna = Mujeres de Cerdena (1907), olio su tela, cm 154 x 190 (San Sebastiàn, Museo de San Telmo).
Antonio Ortiz, Donne di Sardegna = Mujeres de Cerdena (1908), olio su tela, cm 175 x 100 (Buenos Aires, coll. privata).
Antonio Ortiz, Ritratto di Pietro Sias (1908), olio su tela, cm 62,5 x 47 (Sorgono, coll. privata).
Antonio Ortiz, Ritratto di Antioca Virdis (1908), olio su tela, cm 32 x 42 (Cagliari, coll. privata).
Antonio Ortiz, Ritratto di Luisa Manis (1908), carboncino su carta, cm 54,5 x 36,7 (Selargius, coll. privata).
Antonio 0rtiz, Abbraccio di due donne di Atzara = Abrazo de dos mujeres de Atzara (1908), carboncino e creta bianca su carta, cm 80 x 57,5 (Madrid, coll. privata).
Antonio Ortiz, Ragazza che porta sul capo una brocca (1908), olio su tela, cm 210 x 62 (Sorgono, coll. privata).
Antonio Ortiz, Lo festa della confraternita di Atzara = La fiesta de la cofradia' de Atzara (1908-9), olio su tela, cm 252 x 420 (San Sebastiàn, Museo de San Telmo).
Antonio Ortiz, Tessitrici sarde = Tejedoras sardas (1908-09), olio su tela, cm 13 x 60 (Madrid, coll. privata).
Bernardo de Quiròs, Ritratto del pittore Antonio Ballero, 1911, olio su cartone, cm 71,3 x 50,5 (Comune di Atzara).
Antonio Ballero, La fattucchiera, 1908, olio su tela cm 55,5 x 44 (Sassari, coll. privata).
Antonio Ballero, Sa ria, 1908, olio su tela, cm 160 x 190 (Provincia di Nuoro).
Giuseppe Biasi, Processione nella Barbagia di Fonni (1909), acquerello su carta, cm 64 x 68 (Regione Sardegna, ISRE).
Giuseppe Biasi, Processione in Barbagia (1910-11), olio su tela, cm 100 x 230 (Regione Sardegna, ISRE).
Carmelo Floris, Vespero - Le tre età (ante 1931), olio su tela, cm 95,5 x 95,5 (Camera di Commercio di Nuoro).
Filippo Figari, Donna di Atzara (1911), olio su compensato, cm 59 x 46 (Sassari, coll. privata).
Filippo Figari, Donna di Atzara, 1930, olio su compensato, cm 60 x 47 (Camera di Commercio di Sassari).
Filippo Figari, Donna di Atzara, 1935, olio su tela, cm 50 x 47,5 (Cagliari, Galleria Comunale d'Arte).

Pittori spagnoli in Sardegna nel primo Novecento (Eduardo Chicharro Aguera e Antonio Ortiz Echague) Atzara, Pinacoteca d'Arte Contemporanea dal 12/08/1995 al 27/08/1995. Mostra promossa dall'Istituto Superiore Regionale Etnografico, in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura del Comune di Cagliari, il Comune di Atzara, con il concorso dell'Istituto CNR sui Rapporti Italo - Iberici. Nuoro, Studiostampa 1995.

Pittori spagnoli in Sardegna nel primo Novecento (Eduardo Chicharro Aguera e Antonio Ortiz Echague) Nuoro, Museo della Vita e delle Tradizioni Popolari Sarde dal 08/09/1995 al 12/10/1995. Mostra promossa dall'Istituto Superiore Regionale Etnografico, in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura del Comune di Cagliari, il Comune di Atzara, con il concorso dell'Istituto CNR sui Rapporti Italo - Iberici. Nuoro, Studiostampa 1995.

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