Wolf Suschitzky & The Sardinian Project
Dove e quando: Nuoro, Ex Artiglieria. Dal 5 luglio al 30 settembre 2019
Organizzatore: Istituto Superiore Etnografico della Sardegna
Collaboratori: Banco di Sardegna, Fondazione di Sardegna
A cura di: Paolo Piquereddu
Dal 5 luglio al 30 settembre 2019 i locali dell'Ex Artiglieria di Nuoro, hanno ospitato la mostra fotografica "Wolf Suschitzky & The Sardinian Project. Le Fotografie della Campagna Antimalarica. Sardegna 1948 e 1950".
La mostra, curata da Paolo Piquereddu e organizzata dall'Istituto Superiore Etnografico della Sardegna, ha presentato le immagini del Fondo Suschitzky acquisito dall’ISRE nel dicembre del 2005.
Si tratta di un corpus costituito da circa 1.000 fotografie realizzate in Sardegna nel 1948 e nel 1950 da Wolf Suschitzky quale documentazione del Sardinian Project, la grande campagna contro le cause dell’endemica piaga della malaria condotta dall’ERLAAS (Ente regionale della lotta antianofelica) e finanziato tra gli altri dalla Fondazione Rockefeller, dall’UNRRA e dall’ECA.
Migliaia di operai e tecnici vennero impiegati nella ricerca delle larve della Anopheles Labranchiae, il principale vettore della malaria, nelle operazioni di irrorazione del DDT nelle case di ogni villaggio, nei monumenti, nei fiumi, nelle lagune, nelle campagne, nei pozzi, nei nuraghi, nelle domus de jana. Furono utilizzati aerei, elicotteri, barche, jeep, autocarri…
La macchina fotografica di Suschitzky, all’epoca trentaseienne, ha fissato le operazioni, i volti, i luoghi della campagna antimalarica in immagini straordinarie.
La mostra ha inteso da un lato dar conto, per la prima volta in modo sistematico, del lavoro svolto in Sardegna da uno dei più grandi fotografi e operatori cinematografici inglesi del Novecento, e dall’altro dare il senso delle dimensioni epiche che la campagna antianofelica ha rappresentato per la quantità assolutamente inedita di uomini e mezzi impiegati, rendendo abitabili e utilizzabili grandi estensioni territoriali storicamente malsane e contribuendo significativamente al generale processo di crescita economica e sociale della Sardegna.
L’esposizione ha presentato 190 foto di 60 x60 cm; 30 stampe vintage di 23 x 30 cm; 15 stampe di grande formato. Ha compreso inoltre la proiezione dei film documentari The Sardinian Project (1948, 36 min) e Wolf Suschitzky & the Sardinian Project, (ISRE 2006, 54 min).
Wolf Suschitzky
Nato a Vienna il 29 agosto del 1912, Wolfgang Suschitzky è stato un famoso fotografo e operatore cinematografico austro-inglese.
Il padre, editore progressista e autorevole esponente socialista, nel 1901 creò a Vienna la prima libreria dedicata alla crescita culturale dei lavoratori e delle classi sociali più povere. Dopo un’educazione scolastica progressista in un istituto statale, Wolf frequentò per tre anni la Höhere Graphische Bundes-Lehr- und Versuchsanstalt, scuola per la formazione di professionisti nel campo della fotografia e della grafica.
Di famiglia ebrea, dovette lasciare Vienna nei primi anni Trenta. Dopo un breve periodo in Olanda, nel 1935 si stabilì a Londra dove intraprese la carriera di fotografo con l’aiuto della sorella Edith, pure fotografa, di quattro anni più grande, che avendo sposato nel 1933 il medico inglese Alex Tudor –Hart aveva acquisito la cittadinanza britannica.
Suschitzky divenne ben presto noto per la serie di immagini su Charing Cross Road. Altrettanta risonanza ebbero i ritratti di importanti scrittori, uomini politici e scienziati e alcune suoi “ritratti” di animali, nonché una serie sui bambini.
Dopo l’incontro, nel 1937, con il documentarista Paul Rotha, iniziò una parallela attività di operatore cinematografico, entrando a far parte di un movimento di film-maker progressisti, il Documentary Film Movement. Nel 1944 è stato uno dei cofondatori del DATA, la prima cooperativa cinematografica inglese. La sua attività di fotografo e operatore lo porta negli anni successivi nelle più varie parti del mondo.
Quale cameraman e direttore della fotografia ha realizzato circa 200 film tra fiction e documetari.
Le sue immagini sono presenti nei principali musei e gallerie fotografiche inglesi e negli archivi di numerose città europee e americane.
Nel 2102, in occasione del suo centenario, Suschitzky è stato onorato dalla British Academy of Film and Television Arts – BAFTA con l’assegnazione di un premio speciale a riconoscimento della sua eccezionale carriera.
Wolf Suschitzky è morto a Londra il 7 ottobre 2016, all’età di 104 anni.