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"Il cavaliere della fame. Mastru Juanne nella poesia sarda e nelle tradizioni popolari" di Salvatore Tola

Il cavaliere della fame. Mastru Juanne nella poesia sarda e nelle tradizioni popolari
Dove e quando: Nuoro, Biblioteca dell'ISRE, 14/03/2020
Organizzatore: Istituto Superiore Etnografico della Sardegna

Il 14 marzo 2012 è stato presentato a Nuoro, nella Biblioteca dell'ISRE, il libro di Salvatore Tola, "Il cavaliere della fame. Mastru Juanne nella poesia sarda e nelle tradizioni popolari", edito dall'Istituto Superiore Etnografico della Sardegna.
Sono intervenuti in presenza dell'autore Paolo Pillonca, esperto di poesia sarda e Natalino Piras, scrittore.
Salvatore Tola, nel libro da lui curato, ci dà testimonianza dei poeti che nella Sardegna settentrionale e nelle Barbagie – in queste ultime soltanto per ritrovamenti episodici e isolati - hanno cantato la fame, impersonata dalla figura di Mastru Juanne, a cui, appunto, si riconosce il titolo di Cavaliere.
Oltre a renderci diciotto componimenti poetici, di cui solamente tre anonimi, il curatore, in un ampio saggio introduttivo fornisce le caratteristiche di Mastru Juanne (per lo più povero, forestiero e redivivo ciclicamente) e, per meglio comprenderlo, richiama le pesti e le carestie che hanno flagellato la Sardegna, offrendo in sottotraccia anche la storia dell’alimentazione nella regione. In questo scenario viene condotta la disamina della figura del Cavaliere della fame nella storia degli studi, per lamentarne quasi una “congiura del silenzio” anche nei classici degli studi demoetnoantropologici sardi e sulla Sardegna.
Nell'opera si tramandano i ricordi e i racconti delle pestilenze e delle carestie che imperversarono nell’isola non solo oralmente ma anche negli studi storici e sociali. Anzi questi ultimi sono stati determinanti per promuovere indagini e interventi istituzionali nazionali e regionali sul malessere, e quindi anche per debellare la piaga della fame, in Sardegna.
Il lavoro di Salvatore Tola è caratterizzato la vivezza e la freschezza con cui si rende la figura di Mastru Juanne e i temi che questa figura mette a fuoco.
Con ironia lieve le canzones aiutano a ripercorrere le tragedie della fame, consentendo di tollerare ed elaborare questi drammi collettivi delle genti di Sardegna.
L'innovazioe e l'utilità di questo libro sta nella capacità di ridare parola e voce alla poesia e quindi alle soggettività individuali e collettive, capaci di far emergere le peculiari rappresentazioni di eventi e contesti umani cantate dagli aedi sardi.

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