Ritorna il carnevale all'ISRE
Ritorna il Carnevale all'ISRE
Tipologia: convegno di studi
Dove e quando: Nuoro, auditorium dell'ISRE “Giovanni Lilliu”, 16/06/2018
Organizzatore: Museo delle Maschere do Mamoiada, ProLoco di Mamoiada
Il 16 giugno 2018, nell’ambito del Festival Internazionale delle Maschere, MaMuMask organizzato dal Museo delle Maschere e dalla ProLoco di Mamoiada, l’Istituto Superiore Etnografico della Sardegna ha ospitato la prima giornata dei lavori del convegno di studi “Maschere e Carnevali nel Mondo Contemporaneo”.
Esperti della materia sono stati chiamati a confrontarsi sulla vitalità, attualità e trasformazione dei mascheramenti tradizionali.
A conclusione del convegno è stata inaugurata la rinnovata Sala del Carnevale tradizionale barbaricino del Museo del Costume. Nata nel 1983 a seguito delle ricerche condotte fin dagli anni ‘50 dall’etnologo nuorese Raffaello Marchi, la sezione dedicata ai Carnevali tradizionali barbaricini, rappresentò già dagli anni Ottanta una novità regionale e nazionale nell’ambito delle esposizioni museali permanenti. Oggi viene riproposta al grande pubblico con un nuovo allestimento di forte impatto scenografico, contributi audiovisuali e testi in lingua italiana, sarda (con le traduzioni de S'Uffiziu de sa limba sarda) e inglese.
Dove e quando: Nuoro, auditorium dell'ISRE “Giovanni Lilliu”, 16/06/2018
Organizzatore: Museo delle Maschere do Mamoiada, ProLoco di Mamoiada
Il 16 giugno 2018, nell’ambito del Festival Internazionale delle Maschere, MaMuMask organizzato dal Museo delle Maschere e dalla ProLoco di Mamoiada, l’Istituto Superiore Etnografico della Sardegna ha ospitato la prima giornata dei lavori del convegno di studi “Maschere e Carnevali nel Mondo Contemporaneo”.
Esperti della materia sono stati chiamati a confrontarsi sulla vitalità, attualità e trasformazione dei mascheramenti tradizionali.
A conclusione del convegno è stata inaugurata la rinnovata Sala del Carnevale tradizionale barbaricino del Museo del Costume. Nata nel 1983 a seguito delle ricerche condotte fin dagli anni ‘50 dall’etnologo nuorese Raffaello Marchi, la sezione dedicata ai Carnevali tradizionali barbaricini, rappresentò già dagli anni Ottanta una novità regionale e nazionale nell’ambito delle esposizioni museali permanenti. Oggi viene riproposta al grande pubblico con un nuovo allestimento di forte impatto scenografico, contributi audiovisuali e testi in lingua italiana, sarda (con le traduzioni de S'Uffiziu de sa limba sarda) e inglese.
