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AViSa - Antropologia Visuale in Sardegna
Concorso AViSa
Antropologia Visuale in Sardegna
Ottava edizione
Comunicazione dei progetti finanziati

Si è riunita lo scorso 30 aprile la Commissione giudicatrice del concorso AViSa, bandito dall'Istituto Superiore Regionale Etnografico per la promozione dell'antropologia visuale in Sardegna.
La Commissione - formata da Antioco Floris, membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’ISRE e docente di “Linguaggi del Cinema, della Televisione e dei New Media” presso l’Università di Cagliari, dal regista Salvatore Mereu, dalla scrittrice e sceneggiatrice Antonia Iaccarino e da Ignazio Figus, documentarista e responsabile del settore Produzione Audiovisuale dell’ISRE - esaminati gli eleborati pervenuti, ha ritenuto di poter assegnare il previsto finanziamento di 50.000 EURO ai seguenti progetti:

La civetta e i barbagianni di Silvia Perra;
Dissì di Stefano Cau;
Fango rosso di Alberto Diana.

Silvia Perra, classe 1988, nonostante la giovane età può vantare un ottimo curriculum con alcuni importanti lavori già realizzati. La giovane filmmaker propone un progetto per un cortometraggio di fiction in forma di commedia – da lei definita “agrodolce” – ambientata a Osidda. La civetta e i barbagianni è il racconto in prima persona di un’anziana del paese che racconta l’anima della comunità descrivendo i comportamenti dei suoi abitanti.

Anche Stefano Cau, venticinquenne di San Gavino, presenta un progetto per un breve film di finzione. Dissì indaga, in chiave di commedia, il complesso fenomeno dello spopolamento dei paesi sardi e si interroga sul tema dell’identità delle piccole comunità. Questo interrogativo rappresenta, in realtà, il tema profondo del progetto.

Alberto Diana (Iglesias, 1989) propone invece un progetto per un documentario, il cui titolo, Fango Rosso, evoca immediatamente l’ambientazione in cui si svolgerà l’azione. Il film racconterà del Sulcis, del suo recente passato industriale fatto di miniere in rovina e colline ricoperte dai residui tossici, di prospettive future incerte ma anche di un sogno, un’utopia...


I tre progetti, che saranno prodotti e distribuiti dall'Istituto Etnografico, verranno realizzati nei prossimi mesi e proiettati, in prima assoluta, entro il 2017 con un’apposita iniziativa dell'ISRE.

Grande soddisfazione è stata espressa dal Presidente dell’ISRE Bruno Murgia per la conferma (il concorso è ormai giunto alla sua ottava edizione) di un'iniziativa che avvicina ancora di più i giovani talenti all’ISRE. Il Presidente nell’esprimere il suo compiacimento ha auspicato che anche questi tre lavori possano conoscere il successo riscosso da numerosi altri lavori prodotti nell’ambito di questo fortunato concorso.
Giova infatti ricordare che tramite AViSa sono stati prodotti ben 22 lavori, alcuni dei quali di altissima qualità, premiati nei più importanti e prestigiosi festival nazionali e internazionali. Tra queste opere spiccano L’Arbitro, di Paolo Zucca, vincitore del David di Donatello e del Premio Speciale della Giuria a Clermont-Ferrand, Sinuaria di Roberto Carta e Bella di notte di Paolo Zucca, entrambe nella cinquina del David di Donatello, Furriadroxus di Michele Mossa e Panas di Marco Antonio Pani vincitori anch’essi di numerosissimi riconoscimenti.