L'intera raccolta d'immagini fisse comprende alcune collezioni storiche e le fotografie moderne contemporanee, risultato delle recenti campagne di documentazione iconografica dell'ente. Il nucleo originario dei materiali custoditi in fototeca (già di proprietà del ex Museo del Costume) proviene dall'Assessorato Regionale al Turismo che lo ha ceduto all'
ISRE in base alla legge istitutiva; è costituito dal Fondo Pirari, e dal Fondo Costa, da diapositive a colori e da stampe fotografiche in b/n, di autore non identificato che riproducono oggetti del Museo del Costume, prevalentemente gioielli e amuleti e altri oggetti riferiti alla cultura materiale.
Particolare attenzione si riserva ai Fondi fotografici storici di cui si danno descrizioni più approfondite in specifiche schede. Oltre ai citati Fondi, relativamente alle immagini storiche, si ritiene opportuno segnalare anche la presenza di alcuni album di fotografie della Sardegna, definibili più precisamente monografie, tanto che sono fisicamente collocati nella sezione Rari della biblioteca. Uno di questi è l’"Album ricordo della Sardegna" dedicato ai Reali d'Italia e pubblicato nel 1911 a Milano dallo stabilimento Garzini - Pezzini in occasione della Mostra Etnografica tenutasi a Roma nello stesso anno; l'album contiene 114 fotografie di monumenti, paesaggi e costumi sardi realizzate dal fotografo Antonio Castellini operante a Sassari tra la fine dell'Ottocento e i primi anni del Novecento.
L'altro album raccoglie 20 tavole fotografiche che documentano la costruzione degli impianti delle miniere di Gennamari e Ingurtosu, realizzate, intorno al 1875, dal pavese Giovanni Ferrari, ingegnere chimico delle suddette miniere e abile fotografo, se pure dilettante, pluripremiato in diverse esposizioni (si fregiava tra l'altro di essere anche fotografo di Sua Maestà il Re d'Italia). Ancora un altro album, conservato nella stessa sezione, acquistato in antiquariato negli anni Ottanta del Novecento, raccoglie 18 stampe inedite e originali presumibilmente risalenti al primo decennio del Novecento e di autore non identificato. Il piccolo album, di tipo familiare, probabilmente appartenente ad un allevatore o ad un appassionato di cavalli, documenta prevalentemente alcune razze di cavalli presenti in Sardegna; altre immagini dello stesso album raffigurano gruppi umani ripresi in occasione di fiere o feste popolari.
Va inoltre segnalata, in questa sezione, un'opera ormai introvabile anche in antiquariato, curata da Luigi Piloni nel 1963, dove è riprodotta fedelmente la serie di 40 fotografie su vedute della Sardegna, effettuate intorno alla metà dell'Ottocento da Eduard Delessert in occasione del suo viaggio in Sardegna. La serie viene definita inedita dal Piloni poiché fu pubblicata a Parigi nel 1854 in pochissime copie di cui sono rimasti in circolazione soltanto tre esemplari.
L'intera raccolta d'immagini fisse comprende alcune collezioni storiche e le fotografie moderne contemporanee, risultato delle recenti campagne di documentazione iconografica dell'ente. Il nucleo originario dei materiali custoditi in fototeca (già di proprietà del ex Museo del Costume) proviene dall'Assessorato Regionale al Turismo che lo ha ceduto all'ISRE in base alla legge istitutiva; è costituito dal Fondo Pirari, e dal Fondo Costa, da diapositive a colori e da stampe fotografiche in b/n, di autore non identificato che riproducono oggetti del Museo del Costume, prevalentemente gioielli e amuleti e altri oggetti riferiti alla cultura materiale.
Particolare attenzione si riserva ai Fondi fotografici storici di cui si danno descrizioni più approfondite in specifiche schede. Oltre ai citati Fondi, relativamente alle immagini storiche, si ritiene opportuno segnalare anche la presenza di alcuni album di fotografie della Sardegna, definibili più precisamente monografie, tanto che sono fisicamente collocati nella sezione Rari della biblioteca. Uno di questi è l’"Album ricordo della Sardegna" dedicato ai Reali d'Italia e pubblicato nel 1911 a Milano dallo stabilimento Garzini - Pezzini in occasione della Mostra Etnografica tenutasi a Roma nello stesso anno; l'album contiene 114 fotografie di monumenti, paesaggi e costumi sardi realizzate dal fotografo Antonio Castellini operante a Sassari tra la fine dell'Ottocento e i primi anni del Novecento.
L'altro album raccoglie 20 tavole fotografiche che documentano la costruzione degli impianti delle miniere di Gennamari e Ingurtosu, realizzate, intorno al 1875, dal pavese Giovanni Ferrari, ingegnere chimico delle suddette miniere e abile fotografo, se pure dilettante, pluripremiato in diverse esposizioni (si fregiava tra l'altro di essere anche fotografo di Sua Maestà il Re d'Italia). Ancora un altro album, conservato nella stessa sezione, acquistato in antiquariato negli anni Ottanta del Novecento, raccoglie 18 stampe inedite e originali presumibilmente risalenti al primo decennio del Novecento e di autore non identificato. Il piccolo album, di tipo familiare, probabilmente appartenente ad un allevatore o ad un appassionato di cavalli, documenta prevalentemente alcune razze di cavalli presenti in Sardegna; altre immagini dello stesso album raffigurano gruppi umani ripresi in occasione di fiere o feste popolari.
Va inoltre segnalata, in questa sezione, un'opera ormai introvabile anche in antiquariato, curata da Luigi Piloni nel 1963, dove è riprodotta fedelmente la serie di 40 fotografie su vedute della Sardegna, effettuate intorno alla metà dell'Ottocento da Eduard Delessert in occasione del suo viaggio in Sardegna. La serie viene definita inedita dal Piloni poiché fu pubblicata a Parigi nel 1854 in pochissime copie di cui sono rimasti in circolazione soltanto tre esemplari.