Autore: Andreas Fridolin Weis Bentzon. Etnomusicologo, nato a Copenaghen nel 1936 e morto nel 1971
Contenuti: traduzione in italiano delle schede documentali dattiloscritte e manoscritte originariamente in lingua inglese
Soggetti: informazioni sulla realtà tradizionale sarda e relativo contesto sociale e culturale
Immagini del 1965
Immagini del 1966
Immagini del 1969
vai alla galleria completaL'etnomusicologo Andreas Fridolin Weis Bentzon, nato a Copenaghen nel 1936 e morto nella stessa città nel 1971, a soli trentacinque anni, realizzò fotografie nel corso delle diverse campagne di ricerca condotte durante i suoi lunghi soggiorni scientifici effettuati in Sardegna, dal 1953 al 1969. Con il suo lavoro di ricerca sulle launeddas, considerato dagli studiosi di etnomusicologia un classico, egli realizzò una delle più importanti raccolte monografiche di musica popolare italiana.
La storia del Fondo BentzonIl Fondo fu donato all'
ISRE dall'Istituto di Etnologia e Antropologia dell'Università di Copenaghen dopo la morte dello studioso, a seguito dell'interessamento della scrittrice nuorese Maria Giacobbe, da molti anni residente nel capoluogo danese. Il nome di Benzton è legato soprattutto all'opera di etnomusicologia "The Launeddas. A Sardinian Folk Music Instrument", Copenaghen 1969, tuttora il più importante lavoro sull'argomento.
I materiali conservati nell'
ISRE riguardano quasi esclusivamente Nule, il piccolo centro del Goceano, dove Andreas Bentzon e la moglie Ruth soggiornarono per lunghi periodi tra il 1965 e il 1969. Sono costituiti da qualche migliaio di schede dattiloscritte in lingua inglese, organizzate in "Argomenti", "Fonti" e "Anagrafiche", prodotte o raccolte da Benzton e dalla moglie Ruth e riordinate a Copenaghen dal gruppo di studenti del cosiddetto Nule Gruppen; da manoscritti in sardo su tradizioni e avvenimenti del paese redatti in particolare da Michela Coloru, tessitrice e principale collaboratrice dell'antropologo; da documenti originali inerenti alla vita sociale di Nule, quali ad esempio la contabilità della compagnia barracellare, ecc. Inoltre si conservano più di un migliaio di fotografie realizzate sempre a Nule, in pochi altri luoghi dell'isola e in alcune località del continente da Andreas e Ruth Bentzon. I materiali digitalizzati, per incarico dell'
ISRE, sono stati studiati e riordinati scientificamente dal professor Cosimo Zene, antropologo della
SOAS di Londra, nonché nativo di Nule e tradotti dall'inglese dal dottor Costantino Pes.
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Soggetti: informazioni sulla realtà tradizionale sarda e relativo contesto sociale e culturale
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Immagini del 1966
Immagini del 1969
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L'etnomusicologo Andreas Fridolin Weis Bentzon, nato a Copenaghen nel 1936 e morto nella stessa città nel 1971, a soli trentacinque anni, realizzò fotografie nel corso delle diverse campagne di ricerca condotte durante i suoi lunghi soggiorni scientifici effettuati in Sardegna, dal 1953 al 1969. Con il suo lavoro di ricerca sulle launeddas, considerato dagli studiosi di etnomusicologia un classico, egli realizzò una delle più importanti raccolte monografiche di musica popolare italiana.
La storia del Fondo Bentzon
Il Fondo fu donato all'ISRE dall'Istituto di Etnologia e Antropologia dell'Università di Copenaghen dopo la morte dello studioso, a seguito dell'interessamento della scrittrice nuorese Maria Giacobbe, da molti anni residente nel capoluogo danese. Il nome di Benzton è legato soprattutto all'opera di etnomusicologia "The Launeddas. A Sardinian Folk Music Instrument", Copenaghen 1969, tuttora il più importante lavoro sull'argomento.
I materiali conservati nell'ISRE riguardano quasi esclusivamente Nule, il piccolo centro del Goceano, dove Andreas Bentzon e la moglie Ruth soggiornarono per lunghi periodi tra il 1965 e il 1969. Sono costituiti da qualche migliaio di schede dattiloscritte in lingua inglese, organizzate in "Argomenti", "Fonti" e "Anagrafiche", prodotte o raccolte da Benzton e dalla moglie Ruth e riordinate a Copenaghen dal gruppo di studenti del cosiddetto Nule Gruppen; da manoscritti in sardo su tradizioni e avvenimenti del paese redatti in particolare da Michela Coloru, tessitrice e principale collaboratrice dell'antropologo; da documenti originali inerenti alla vita sociale di Nule, quali ad esempio la contabilità della compagnia barracellare, ecc. Inoltre si conservano più di un migliaio di fotografie realizzate sempre a Nule, in pochi altri luoghi dell'isola e in alcune località del continente da Andreas e Ruth Bentzon. I materiali digitalizzati, per incarico dell'ISRE, sono stati studiati e riordinati scientificamente dal professor Cosimo Zene, antropologo della SOAS di Londra, nonché nativo di Nule e tradotti dall'inglese dal dottor Costantino Pes.
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